Giunti in decollo comincia a salire un po’ di tensione, è normale. Mi preoccuperei se non fosse così! Il decollo è un prato erboso, bello per farci un pic-nic; mai avresti pensato che potesse essere una pista di decollo, eh? Ma avanti con la preparazione. Come prima cosa stenderò il parapendio a terra e controllerò i cavi, in modo che tutto sia in ordine per il decollo. Ti farò indossare il tuo imbrago (ognuno ha il suo) e il casco e poi ti verrà fatto un briefing, una breve spiegazione, su quello che dovrai fare in decollo e ti verrà illustrato il piano di volo.
Il decollo è una fase delicata perchè è una fase (l’unica del volo) nella quale al passeggero è richiesta una collaborazione attiva, ovvero…CORRERE! Infatti per decollare dobbiamo raggiungere una certa velocità, come gli aerei: loro possono decollare dal piano perchè hanno i motori, noi invece dobbiamo prendere velocità correndo in discesa. Quindi bisogna correre, a volte velocemente, e continuare a correre fino a quando te lo dirà il pilota, senza sedersi troppo presto nell’imbrago.
Quando avremo raggiunto la velocità necessaria, il parapendio gentilmente ci solleverà da terra. Quindi ben diverso dal paracadutismo, nel quale invece ci si lancia (lo scrivo per scrupolo, ma so che mai ti confonderesti).